(ANSA) – PALERMO, 16 APR
Tutti i soggetti politici devono aver assicurata la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e uguaglianza formale e sostanziale tra le forze politiche in campo. I comitati regionali per le comunicazioni – Corecom – devono garantire il rispetto della par condicio e della corretta applicazione della legge 28/2000, oltre che il corretto svolgimento dei sondaggi.
Altre norme sono il codice di autoregolamentazione del 2004, in materia di attuazione del principio del pluralismo da parte delle emittenti tv locali e le delibere dell’Autorità garante per le comunicazioni, emanate in occasione di ogni elezione. In vista delle elezioni amministrative in Sicilia del 28 aprile e di quelle europee del 26 maggio, anche il Corecom Sicilia è impegnato nelle attività di garanzia del rispetto della par condicio durante le campagne elettorali da parte delle emittenti televisive. “Tra i nostri compiti – spiega la professoressa Maria Astone, presidente del Corecom Sicilia, il controllo delle modalità di gestione degli spazi messi a disposizione dalle emittenti radiotelevisive aderenti ai soggetti politici, l’attività delle pubbliche amministrazioni sulle quali grava il divieto di qualunque forma di propaganda politica. Inoltre, sempre al Corecom spetta l’istruzione delle denunce di presunta violazione della par condicio, mediante la contestazione dei fatti al soggetto segnalato e richiesta delle eventuali controdeduzioni, analisi di documentazione e supporti, formulazione della conseguente proposta all’Agcom per l’adozione dei provvedimenti. E’ sempre il Corecom – conclude la presidente Astone – che autorizza e controllare l’attività diretta a trasmettere messaggi autogestiti gratuiti”.