Palermo – “Il decreto di attuazione del governo regionale che destina 5 milioni di euro ad agenzie di distribuzione, servizi di stampa e rivendite di giornali è una buona opportunità per un settore la cui crisi è stata accentuata dalla pandemia. Tuttavia servirebbero anche interventi strutturali per superare difficoltà dell’intero comparto conclamate da tempo”.
E’ quanto afferma la presidente del Corecom Sicilia, professoressa Maria Astone, commentando l’approvazione del ristoro che si aggiunge ai 10 milioni di euro già stanziati per le imprese editrici di quotidiani e periodici cartacei e on line, tv e agenzie di stampa.
“Già nel dicembre del 2019 – aggiunge la presidente del Comitato regionale per le comunicazioni – il Corecom Sicilia aveva lanciato un appello ai governi regionale e nazionale presentando ufficialmente, nel corso di un’iniziativa all’Ars alla presenza del vice presidente della Regione, una serie di articolate ipotesi di intervento a sostegno del settore dell’informazione”
Tra le proposte avanzate in quella occasione, la presidente Astone ricorda “la necessità di una legge di riforma in grado di superare l’attuale legge regionale 24/2013 rimasta parzialmente inattuata ed il pieno utilizzo dei Fondi europei in base alla politica di coesione 2021-2027 che prevede, tra le priorità, il sostegno alle piccole e medie imprese, comprese quelle creative come le aziende editoriali”.
Secondo la presidente del Corecom Sicilia “è importante sfruttare a pieno l’opportunità offerta dal FESR per l’editoria locale, finanziando giovani imprese innovative, favorendo l’innovazione tecnologica delle aziende editoriali locali già esistenti e legando gli incentivi all’assunzione di giornalisti, alla stabilizzazione dei precari e al rispetto dell’equo compenso”. Infine, nell’ambito di interventi più ampi, il Corecom Sicilia, ricorda la possibile “promozione della comunicazione istituzionale negli enti pubblici locali attraverso una norma che renda obbligatorio un capitolo sull’informazione nell’affidamento di appalti pubblici; la formazione; il sostegno alle edicole tramite una convenzione con l’Anci Sicilia che permetta ai Comuni di utilizzare le rivendite di giornali per i servizi anagrafici”.