Il Corecom Sicilia agli Stati Generali dei Corecom d’Italia, il 10 e 11 marzo a Roma.
Vent’anni di Corecom: l’anniversario dell’istituzione dei Comitati regionali per le comunicazioni di tutta Italia al centro di una iniziativa nazionale tenuta a Roma nei giorni del 10 e 11 marzo 2022.
In rappresentanza della Sicilia, agli Stati Generali dei Corecom, la professoressa Maria Astone, presidente del Corecom Sicilia e docente ordinaria di Diritto Privato all’Università di Messina, è stata invitata a portare ai lavori un suo intervento su Media e minori.
Questo il programma di venerdì 11, presso la sede della Regione Lazio, dove è stata convocata l’assemblea degli “Stati Generali dei Corecom”. Dopo l’apertura dei lavori, affidata a Marianna Sala, presidente del Corecom Lombardia e del Coordinamento nazionale Presidenti Corecom, e Francesco Ciavattone, direttore del Corecom Val d’Aosta e coordinatore Tavolo dirigenti Corecom, sette le sessioni di approfondimento. La prima della presidente del Corecom Sicilia, Maria Astone, insieme a Jacopo Marzetti, Presidente del Comitato Media e minori, sul tema ‘Media e minori’.
A seguire focus su ‘L’ordinamento della Comunicazione e il ruolo dei Corecom prospettive’ con Marianna Sala e Maria Cristina Cafini, presidente del Corecom Lazio. La ‘Questione di genere’ è il tema proposto da Lorena Saracino, presidente del Corecom Puglia, e ‘Montagna, periferie e digital divide’ quello approfondito da Pier Paolo Civelli, presidente del Corecom Valle d’Aosta. Il presidente del Corecom Veneto, Marco Mazzoni Nicoletti, si dedica ad ‘Accesso ai servizi offerti dai Corecom, sportelli per l’utenza e obbligatorietà dello Spid’, mentre Giuseppe La Rana, presidente del Corecom Abruzzo, dedica l’approfondimento all’’Informazione locale’ e Antonio Marra, presidente del Corecom Basilicata, conclude su ‘Armonizzazione di sistema, prospettive’.
La sessione del 10 marzo, al Senato, si è svolta alla presenza della presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati. Interventi di: Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, e Roberto Ciambetti, presidente della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
Quindi, la parola è passata a Giacomo Lasorella, presidente di Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che ha delegato a numerosi Corecom l’esercizio di importanti funzioni in materia di comunicazione. Per il Governo presenti il viceministro alle Infrastrutture, Alessandro Morelli, autore della più recente indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie delle #telecomunicazioni, la sottosegretaria al ministero dello Sviluppo economico, Anna Ascani, delegata dal ministro Giancarlo Giorgetti alle Telecomunicazioni, al digitale e alla banda ultralarga, e il sottosegretario al ministero dell’Istruzione, Rossano Sasso, delegato al contrasto di fenomeni sempre più diffusi nelle scuole come bullismo e cyberbullismo.
I rapporti tra i Corecom e le attività del Servizio pubblico radiotelevisivo in ambito regionale, invece, al centro dei contributi del presidente della commissione parlamentare per la Vigilanza Rai, Alberto Barachini, e della presidente del Consiglio d’amministrazione della Rai, Marinella Soldi. Previste due relazioni assegnate a Mario Morcellini, già prorettore dell’Università La Sapienza e già commissario Agcom, attualmente direttore dell’Alta scuola di comunicazione e media digitali Unitelma/Sapienza, e Michela Manetti, professore ordinario di Diritto costituzionale dell’Università di Siena. A trarre le conclusioni Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana, delegato della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali ai rapporti con i Corecom, e Maria Cristina Cafini, presidente del Corecom Lazio, e vice del Coordinamento nazionale dei presidenti Corecom.
Le Authority regionali, previste dalla riforma Maccanico nella legge istitutiva di #Agcom, sono state create dalle Regioni nel marzo 2002, con funzioni di controllo e vigilanza a livello regionale sulle emittenti radio tv e l’editoria in ambito locale.