(ANSA) – PALERMO, 16 APR
“La legge 28/2000 che parla di ‘disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica’, è ormai inadeguata alle nuove forme di comunicazione e ai media digitali perché la propaganda politica si svolge anche attraverso le piattaforme on line e i social”. Lo afferma all’ANSA la professoressa Maria Astone, presidente del Corecom Sicilia. “Si pone il problema di garantire – spiega – come previsto per i mezzi di informazione ‘offline’ dalla normativa, a tutti i soggetti politici, con imparzialità ed equità e alle medesime condizioni, l’accesso agli strumenti di informazione e comunicazione politica forniti dalle piattaforme digitali in particolare Google e Facebook”. Per Astone “serve un intervento legislativo che ampli la portata applicativa della legge, adeguandola ai nuovi media e alle nuove tecnologie dell’informazione, serve in sostanza una legge che garantisca anche la par condicio on line”. “Per colmare il vuoto normativo è stato istituito da parte di Agcom già dal 2018 un tavolo tecnico per la garanzia del pluralismo e della correttezza sulle piattaforme digitali, mentre nella vigente delibera Agcom del 2019, all’articolo 28, è stata inserita una disposizione che riguarda le ‘piattaforme per la condivisione di video e social network’ nella quale l’Autorità promuove, mediante procedure di autoregolamentazione, l’adozione da parte dei fornitori di piattaforme di condivisione di video di misure volte a contrastare la diffusione in rete, e in particolare sui social media, di contenuti in violazione dei principi sanciti a tutela del pluralismo dell’informazione e della correttezza e trasparenza delle notizie e dei messaggi veicolati e le piattaforme si impegnano ad assicurare il rispetto dei divieti sanciti dalla disciplina legislativa e regolamentare in materia di comunicazione e diffusione dei sondaggi”, afferma la presidente citando la norma. Ciascun soggetto politico interessato può, comunque, denunciare violazioni degli obblighi entro dieci giorni dal fatto al Corecom Sicilia.