La presidente del Corecom, Maria Astone: «Serve una legge di riforma»
Editoria, la Regione ha ampi margini di manovra 04/12 Gazzetta del Sud (pag. 16)
Sezioni: Corecom Sicilia
Contenuto: PALERMO Per contrastare la crisi dell’ editoria in Sicilia serve una legge di riforma del sistema informativo locale. È la proposta della presidente del Corecom Maria Astone, fatta nel corso del convegno “Indagine AgCom 2018 e stato dell’ informazione in Sicilia. Quali regole?”, nella sala Mattarella dell’ Assemblea regionale siciliana su iniziativa del Corecom Sicilia, dell’ Agcom, della Regione Siciliana e dell’ Ars. Astone ha sottolineato che «a prescindere dagli interventi per il settore dell’ informazione previsti nella legge nazionale di bilancio, il sostegno all’ editoria di prossimità spetta anche alle Regioni». La Sicilia, ha aggiunto Maria Astone, ha «poteri legislativi e amministrativi per la tutela del sistema radiotelevisivo e dell’ informazione. Bisogna superare l’ attuale legge regionale, la 24/2013 rimasta parzialmente inattuata, attraverso una legge di riforma capace di promuovere l’ intero settore». La presidente del Corecom Sicilia ha poi messo in evidenza la possibilità di «fare ricorso ai fondi europei in base a quanto stabilito dalla politica di coesione 2021-2027 UE già approvata. Tra le priorità di investimento, infatti, c’ è anche il sostegno alle piccole e medie imprese, e tra queste quelle creative come le aziende editoriali. La Regione deve cogliere l’ opportunità offerta dal Fesr per attivare contributi utili all’ editoria locale. Per questo si dovrebbe istituire una unità operativa ad hoc negli uffici dell’ Assessorato regionale alle Attività produttive che segua progetti e istanze». Si potrebbero finanziare così giovani imprese innovative e favorire l’ innovazione tecnologica di emittenti televisive o radiofoniche, anche on line, stampa quotidiana e periodica locale già esistenti. L’ accesso agli incentivi dovrebbe essere legato anche all’ assunzione di giornalisti, alla stabilizzazione dei precari e al rispetto dell’ equo compenso. Tra gli interventi quelli del Sono vice presidente della Regione Siciliana Gaetano Armao, del commissario Agcom Antonio Nicita. «Anche la promozione della comunicazione istituzionale negli enti pubblici regionali, nei comuni e nelle province – ha spiegato Astone – può essere favorita con una norma che preveda una voce obbligatoria dedicata all’ informazione negli affidamenti di appalti pubblici». Secondo la presidente del Corecom Sicilia, altri interventi sull’ editoria potrebbero poi riguardare la formazione, inserendo tra le attività didattiche nelle scuole di un insegnamento. Secondo il presidente dell’ Ars, «bisogna comprendere bene quale direzione seguire. Che tipo di legge si potrebbe fare? Sono contrario ad una norma assistenzialista». C’ è l’ opportunitàdi fare ricorsoai fondi europei.