PALERMO. “Con l’avvento del web il mondo è cambiato. Bisogna, quindi, necessariamente rinnovarsi, cercando di dotare le pubbliche amministrazioni di uffici stampa con figure professionali altamente qualificate. Se, infatti, non c’è una piattaforma innovativa di comunicazione adeguata e al passo con i temi della rete e dei social network, l’informazione stenterà a essere libera fruibile e democratica alla portata di tutti. Come ostinarsi a ricopiare bibbie da amanuensi una alla volta dentro il proprio monastero, mentre fuori Gutemberg ha inventato la stampa tipografica. Bisogna quindi riconoscere la rivoluzione in atto e adottare strumenti tecnologici e nuovi media che offrano una dimensione della comunicazione istituzionale, davvero nuova, condivisa, comunitaria e trasparente”. Con queste parole, il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, ha chiuso oggi i lavori dell’importante convegno dedicato al tema della comunicazione istituzionale, organizzato da Anci Sicilia a Palazzo dei Normanni, a Palermo.
Il convegno dal titolo “La comunicazione istituzionale tra social media, fake news e trasparenza – Il diritto all’informazione dei cittadini, il ruolo della Regione Siciliana e degli enti locali” è stato aperto da Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’AnciSicilia, che non ha mancato di ribadire quanto sia necessario oggi poter avviare un confronto tra tutti gli enti pubblici che hanno l’esigenza di intercettare i nuovi bisogni dei territori. I cittadini, ormai iperinformati grazie all’uso della rete e dei social, non solo vogliono conoscere l’attività amministrativa ma chiedono anche una comunicazione chiara, sintetica e, in alcuni casi, supportata da video e immagini. È importante quindi fare oggi il punto sulle principali innovazioni intervenute nella comunicazione istituzionale dal punto di vista normativo e del linguaggio. I lavori hanno coinvolto importanti relatori e un parterre di altissimo livello. Oltre a Klaus Davi, noto giornalista delle reti Mediaset, nel ruolo di coordinatore, sono intervenuti: Bernardette Grasso, assessore regionale alle autonomie locali, relatori: Maria Annunziata Astone, presidente Corecom Sicilia, Lillo Miceli, capo ufficio stampa dell’assemblea regionale siciliana, Fabio De Pasquale, portavoce del presidente dell’Ars, Alessandro Lombardi, consulente del sindaco di Palermo per i social media e Giuseppe Rizzuto, segretario provinciale Assostampa.
Di fronte ad una sala gremita con oltre 150 giornalisti, addetti stampa, responsabili della comunicazione e amministratori locali provenienti da tutta la Sicilia, quale evento conclusivo, è stato portato all’attenzione di tutti il progetto, made in Sardinia, della Tv dei Comuni. Questa piattaforma, creata dalla Arionline, è stata presentata dal suo capoprogetto, Arnaldo Pontis, con una serie di video multimediali in grado di esaltare al meglio le potenzialità di un sistema, definito come una innovativa web tv, o ancora meglio una “Over the top Television” per la pubblica amministrazione. “La nostra Tv de Comuni è stata ritenuta, dai molti partecipanti, un eccellente esempio di piattaforma new-media in grado di coniugare informazione mirata verso il singolo cittadino, comunicazione istituzionale, marketing territoriale e promozione turistica, azioni di eGovernment ed eDemocracy, attraverso tecniche di condivisione “smart” su reti social, di contenuti digitali multimediali e web, realizzati in modo giornalistico e televisivo altamente professionale per poter garantire ai cittadini, la fruizione in mobilita, su un numero infinito di canali, ovunque sia presente la rete”, spiega Pontis, “Tutto questo sistema inoltre offre, a differenza di molti sistemi di pubblicazione sui social di contenuti digitali e video o altre web tv standard, una serie di garanzie di tutela della proprietà intellettuale e di compliance normativa con il regolamento europeo sulla privacy, il Gdpr, ai quali tutte le pubbliche amministrazioni italiane devono attenersi per legge”.
A margine del convegno, lo stesso Klaus Davi si è detto piacevolmente stupito di quanto, una innovazione come la Tv dei Comuni, possa rappresentare per il futuro della comunicazione istituzionale.